Cenni storici sulla Cooperativa C.e.l.A.e.m.
Il giorno 26 marzo 1974 veniva fondata la Cooperativa Edificatrice Lavoratori A.e.m. – Milano S.c.r.l.
La necessità di costituire una cooperativa nasceva all'interno del Comitato Unitario d'Azienda, dell’allora Azienda Elettrica Municipale di Milano, a seguito di una indagine tra i lavoratori sui bisogni di unità abitative da destinare in affitto e/o in proprietà.
Il referendum venne svolto dall'allora ufficio alloggi istituito nel 1973 a seguito dell'Accordo aziendale del 27 novembre 1973 – art. 4 (*) scaturito dall'applicazione dell'art. 44 (**) dei Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.
A tale sondaggio partecipò gran parte dei lavoratori e i risultati furono un chiaro segnale per intraprendere l'iniziativa.
Fu così che alcuni componenti dell'allora C.U.d.A. con il supporto di altri colleghi di lavoro si assumevano la responsabilità di costituire la cooperativa.
I soci fondatori
Nominativo | Incarico nel Consiglio |
Andena Ambrogio | Presidente |
Crivelli Giandomenico | Vice presidente |
Bonora Giuseppe |
Consigliere |
Lombardi Adolfo |
Consigliere |
Puggioni Pietro | Consigliere |
Nucci Gerardo | Presidente Coll. Sindacale |
Cazzaniga Walter | Sindaco effettivo |
Pirola Pietro | Sindaco effettivo |
Marzano Umberto | Sindaco supplente |
Poli Ferdinando | Sindaco supplente |
(*) Accordo aziendale – art. 4 – Case per i lavoratori
Le parti, mentre auspicano che il problema della casa sia affrontato e risolto con la necessaria decisione, convengono di istituire un ufficio alloggi alle dipendenze del Circolo Ricreativo A.e.m. (CRAEM) destinandovi inizialmente un impiegato.
Detto ufficio, d’intesa con il Comitato Unitario d’Azienda (C.U.d.A.), dovrà elaborare un piano inteso a favorire, con alloggi di edilizia popolare, la sistemazione locativa dei lavoratori che siano in stato di necessità.
Le proposte contenute nel suddetto piano saranno sottoposte alla Sottocommissione per le questioni del personale per le sue decisioni.
(**) Contratto collettivo Nazionale – art. 44 – Case per i lavoratori
Nelle aziende con più di 300 lavoratori elettrici, si procederà, d’intesa con le istanze sindacali locali, alla elaborazione di un preciso piano per una incisiva politica della casa (costruzione alloggi, prestiti diretti, garanzie per crediti bancari, partecipazione agli oneri per i diversi tassi di interesse …).